venerdì 18 marzo 2016

Voglio la Luna

                                                         

Chiusura del Punto Nascita di Putignano


Voglio la Luna

     Compito della Politica è, oltre all’amministrare giardini e rotonde di cui comprendiamo l’importanza, ma ci piace guardare oltre,  educare i cittadini a guardare la luna sempre e mai il dito.
Non c’è luce, non c’è alternarsi delle stagioni, la bassa e alta marea,  non c’è primavera senza la Luna, si non c’è FUTURO.
In questi giorni stiamo assistendo ad una impietosa immagine che i politici del sud-est barese ci rimandano, il potenziamento di spinte populistiche come le raccolte di firme contro il riassetto del piano sanitario regionale che ha come conseguenza la chiusura del punto nascita di Putignano.
Sindaci con fascia tricolore in bella mostra, facce scure e determinate non si fanno disattendere quando il popolo invoca, mentre il loro compito è ben altro, ben sapendo di avere a che fare con la Salute della gente e non con il prezzo dei vampasciuoli (mi scuseranno i grossisti ma avremo occasione di parlare anche di questo).
Certa di scrivere un pezzo impopolare, certa di aumentare a dismisura la già nutrita schiera dei miei avversari, sento la necessità di dire la mia, ben sapendo di essere fuori dal coro.
Quando mi sono candidata a Sindaco di Castellana uno dei miei principi programmatici era voglio Castellana Città d’Europa. La Sanità è il primo dei diritti del cittadino ed anche quello a cui è più sensibile, ma non mentendo!
Il Politico ha diritto di dire esattamente le cose come stanno e rischiare che non lo voti più nessuno.
Il cittadino DEVE SAPERE.
La Chiusura del Punto nascita di Putignano era già stato deciso e lo si poteva desumere facilmente nell’ Accordo Stato Regione del 2010 perché prevedeva con chiarezza  la chiusura definitiva dei reparti di maternità dove si effettuano meno di 500 parti all’anno e razionalizzazione/riduzione di quelli che ne effettuano meno di 1.000. Nella nostra terra si trattava di stabilire quale: Monopoli o Putignano.
Chi ha scritto questo Accordo e su quali basi? Lo ha scritto il Governo su indicazioni precise della Società Nazionale di Ostetricia e Ginecologia e quella di Neonatologia.
Accordo avvalorato, fondato su tutti gli studi internazionali che acclarano l’incidenza di eventi avversi materno fetali è nel nostro paese, come in tutto il mondo, tanto più alto quanto minore è il numero di parti erogati.
Non solo:  l’Italia ha la percentuale di Cesarei più elevata d’Europa: il 38%.
Già nel 1985 (Organizzazione mondiale della Sanità), 20 anni fa, l'OMS affermava che una percentuale di Cesarei al di sopra del 15% non è giustificata!!!
La Puglia non deve certo vantarsi del suo 40%, 10% in meno della Campania!
Questi dati dovrebbero indurre alla vergogna nazionale ogni dirigente medico ostetrico ospedaliero di quegli ospedali ,non fosse altro perché anche questo rientra tra i prezzi che pagano le donne, il massacro del ventre senza una ragione plausibile.
Il Cesareo Inutile, di comodo, non implica solo  aumento delle complicanze perioperatorie e maggiori rispetto al parto spontaneo, ma anche future, che si manifesteranno nel tempo e non prevedibili.
Vi siete mai chiesti perché ci sia uso ingiustificato? Vi siete mai chiesti perché vi sia una differenza così significativa tra Nord e Sud?
Lo chiedo al popolo dell’indice puntato sulla malasanità, sempre pronto alla piazza.
La scelta del riordino del piano sanitario va giusto in questa direzione: scrematura della possibilità che si crei l’Effetto Formaggio, e chi di Menagement in Sanità sa, comprenderà, in concreto  che si creino tutte le situazioni perché l’incidente tragico avvenga.
Nell’ accordo Stato Regione nel 2010 dunque veniva demandato alla Regione di scegliere se potenziare Putignano o Monopoli. La scelta per logica è caduta su Monopoli.
Putignano è ospedale fatiscente in molte sue parti, al centro della città, con una situazione alberghiera al limite della decenza, non  espandibile,  numero di parti ca 800, numero dei cesarei al di sotto della media pugliese e campana ma pur sempre altissimo. E’ un vanto stare su quelle cifre?
Non credo, forse perché ho l’onore di lavorare in un Ospedale con percentuali e numeri ben diversi: 18% dei cesarei su 1600 parti nel 2015 e 400 partoanalgesie l’anno.
Perché la nostra terra, la nostra gente non ha diritto di pretendere un percorso di Salute in linea con lo standard europeo?
Perchè non dire alla nostra gente che è un DIRITTO non credere alle chiacchiere ma guardare la sostanza?
Noi cittadini dobbiamo PRETENDERE UN GRANDE OSPEDALE come già annunciato ma di cui non vediamo sostanza.
La Regione Puglia ci deve dire esattamente dove, come e quando verrà costruito l’Ospedale tra Monopoli e Fasano, quanti e quali reparti, numero posti letto, organizzazione dell’Emergenza, postazione Elisoccorso, DEA e ogni altra informazione ed…. in quanto tempo.
Vogliamo e pretendiamo una rendicontazione di ogni passo e siamo certi che Michele Emiliano la pensi come noi.
E’ possibile, doveroso, costruire un grande ospedale in tempi ragionevolissimi.
Prenderemo esempio da Legnano che tra progetto e inaugurazione ha visto trascorrere 5 anni realizzando un meraviglioso e funzionante ospedale che coniuga architettonica e funzionalità, dove la Neurochirurgia, la maxillofaciale, la pediatria, la cardiochirurgia e ogni suo reparto sono fiori all’ occhiello della buona Sanità.
E’ possibile, basta affidare i lavori a chi costruisce ospedali in Europa e non a chi  dimentica gli ascensori per trasportare i pazienti ai piani.