martedì 20 dicembre 2016

Ministri del mio stivale troppo bucato


Dimissioni di Poletti doverose
E' più importante che un ministro conosca la trilogia kantiana o che sappia interpretare i bisogni degli insegnanti e correggere la riforma della scuola lì dove si può?
Difficile dirlo visto i pareri disparati.
Non si discute della qualità e contenuti della scuola ma di trasferimenti pretesi e legittimi/illegittimi di alcuni, difficili da realizzare se non a costo di smembramenti familiari lontani da Orio al Serio/Bergamo, divenuto elemento del welfare fondamentale.
Si discute di presidi sceriffi o manager, anche lì dipende dal riempimento del bicchiere.
Si discute degli stipendi degli insegnanti, troppo miseri per sopravvivere dignitosamente, non sufficienti per ambire ad un bilocale a Cernusco sui Navigli, figuriamoci a Milano.
Dunque la Fedeli rimanga lì con le sue lauree vere o equiparate all'ultimo minuto. Educativo in questa storia non c'è nulla ma solleviamoci dal continuarne a discutere.
Noi che la laurea ce la siamo presa veramente e siamo andati pure fuori corso tra le urla di madri e silenzi severi di padri, possiamo provare compassione ma pensiamo che se sa far bene se ne stia dove sta.
Non è invece accettabile un Ministro del Lavoro che pronunci frasi irresponsabili ed offenda l'Italia intera, quella della emigrazione dei nostri avi, quella delle navi a carbone per intenderci ( anche lì emigrarono dei delinquenti Ministro ma erano la minoranza ) e quella delle centinaia di migliaia di giovani di oggi con laurea andati via, dovuti andare via dall'Italia.
Poletti offende la memoria degli italiani sepolti a Marcinelle.
Di loro il nostro poco alfabetizzato ministro non sa e forse non ne ha avuto mai conoscenza.
Sono 30.000.0000 gli Italiani emigrati nel mondo, non conto gli oriundi.
Brava gente. Gente che quando l'Italia gioca contro la Germania si raccoglie nei locali con la maglia e bandiera tricolori e si commuove già alle prime note del truce Inno di Mameli.
Sì, brava gente.
Pizzaioli e ingegneri a Monaco di Baviera, a Buenos Aires, Shanghai, San Paulo che mai avrebbero pensato che il Ministro del Lavoro li spingesse fuori a calci nel sedere a suon di ignoranza, incapacità di pensiero e sensibilità di Uomo. Le dimissioni sono doverose, Ministro del mio stivale troppo bucato.

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