martedì 13 dicembre 2016

La codardia della politica ed il consenso delle mamme ai tempi di Facebook


La chiusura di un punto nascita con meno di 500 posti letto non dovrebbe fare più notizia, al contrario impone la domanda del perchè ancora non si sia proceduto in tal senso.
Le cronache di questi giorni in Lombardia ci rimandano le immagini delle mamme di Angera che hanno occupato l'Ospedale insieme alle sconfortanti interviste dei rappresentanti dei partiti.
Si distinguono tutti per disonestà politica a tutto tondo.
Non si salva nessuno, uniti  nel soffiare sul fuoco del consenso, per rappresentare ed interpretare  una protesta populista, fuori da ogni contesto scientifico, sanitario ed economico.
Già nel 2010 l'accordo Stato Regioni a chiare lettere indicava la chiusura dei punti nascita sotto i 500 parti l'anno, essenziale sia per la sicurezza delle partorienti che dei nati, sia per la antieconomicità di un sistema che deve potersi permettere di finanziare H 24, cioè 24 ore su 24 infermieri, ostetriche, ginecologi, anestesisti e pediatri per un parto al giorno, massimo 2 contando che per molti giorni non nasce proprio nessun bimbo.
Personale costosissimo a non far nulla per gran parte delle ore.
Le linee guida internazionali parlano chiaro e non c'è nessuno che possa contraddirle.
Gli standard operativi, tecnologici e di sicurezza per la madre ed il bambino vengono  garantiti negli Ospedali dove si registrano minimo 1000 parti l'anno. Ad Angera la media dei nati sono 450-475.
L'annuncio della chiusura ha provocato l'immediato tuonare dell' italietta delle campanili, quella che si precipita alla ricerca del consenso dei cittadini in particolare delle agguerrite mamme di Angera.

Il consigliere regionale M5S Violo afferma con la faccia seria del caso
" Chiudere il punto nascita di Angera è una decisione infame e vergognosa" (la moderazione nell'uso delle parole non è il suo forte).
Straparla di una presunta ritorsione per la vittoria del No al Referendum e urla il suo furore contro una  decisione centralista del governo (naturalmente PD). Nella sua logorroica farneticazione si dimentica che nel 2010 l'Ospedale di Angera era già nella lista dei punti nascita da chiudere  e che al tempo il Governo era quello di Berlusconi, decisione peraltro corretta.
Ma tant'è!
La Lega investita dal dovere di dare luogo alla esecuzione di un piano concordato con il Governo nella persona del Presidente della Regione Maroni scarica sul Governo le responsabilità, con solerzia egli  afferma  "noi le risorse per garantire la sicurezza ad Angera le avevamo trovate, noi il Punto Nascita lo volevamo tenere aperto":
Si deduce dunque che Maroni ai conti pubblici non è interessato, tenere in piedi una struttura di gente a non far quasi niente e costretta ad oziare per mancanza di pazienti, non sia un problema di cui rendicontare allo Stato e alle nostre tasche.
Il Consigliere Regionale del PD Alfieri gioca al rimpallo con Maroni . Lo avvisa "non tirarti fuori dalle responsabilità di Presidente di Regione!" ma si poi concede al populismo trasversale affermando "l'Ospedale di Angera avremmo potuto salvare rafforzando la Pediatria e dotando l'Ospedale di Pediatria Neonatale".
E così anche il  PD non si distingue per aver compreso quanto sia importante tutelare la Salute e difendere al contempo la Res Pubblica.
Cosa fa la gente di Angera in questo disgustoso teatro della politica?
Occupa l'Ospedale ,lo riempie di cartelloni al limite del ridicolo " ci avete fatto nascere e ora???.... ci abbandonate"  e crea gruppi su Facebook in difesa della ostinata battaglia  senza prevedibile lieto fine.
E' evidente che lo scarica barile di responsabilità dei politici non porterà a nulla se non allo scemare della protesta in tempi brevi.
Il gruppo più frequentato di Facebook che accompagna la protesta "Comitato spontaneo permanente Ospedale di Angera" cancella chiunque intervenga non in linea con la protesta, persino un medico anestesista nato in quell'Ospedale, intervenuto pacatamente con riflessioni condivisibili, viene prima coperto di insulti e poi bannato.
L' amministratrice del gruppo  a chi protesta sulla poca democratica gestione del gruppo scrive "il gruppo non accetta commenti critici, è stato fondato contro la chiusura , i commenti negativi non sono ben accetti".
I Sindaci di Angera e comuni limitrofi si fanno portavoce del No alla  Chiusura e a nessuno di loro viene in mente di distinguersi per asserire quanto più utile si possa  e debba fare:
chiedere più SALUTE per i cittadini, più assistenza in termini di servizi garantiti.

Il reale pericolo della politica dei tagli è indebolire l'offerta in termine di Salute.
La chiusura di un punto nascita con meno di 500 posti letto è  inderogabile non perchè il governo lo vuole, ma perchè partorienti e bambini abbiano tutti i margini di sicurezza che un moderno Sistema Sanitario deve poter offrire.
La chiusura coincide con il riordino del Piano Sanitario Nazionale?
Lo Stato metta sul piatto una migliore offerta assistenziale.
La domanda che la popolazione di Angera deve porre e ha il dovere di chiedere: sul piatto della bilancia cosa lo Stato offre.
Non può passare i messaggio della sempre minore offerta di Salute pubblica.


1 commento:

  1. Sig.ra Lanzillotta, Lei forse non é ben informata su quello che é successo all'ospedale di Angera. Le chiedo di informarsi invece di mettere insieme dei pensieri e pubblicarli. É vero, Angera era nel piano di chiusura, ma perché la deroga arriva alla direzione il 9 dicembre e il dirigente chiude il 6 dicembre? (in anticipo?) lo sa che i reparti sono stati chiusi da un giorno all'altro senza preavviso non solo alle mamme prossime al parto e alle cariche comunali, ma anche senza preavviso agli stessi medici e personale. Avvisati il giorno prima che dalla mezzanotte non avrebbero più lavorato. Poi mi parla di sicurezza...lo sa che Angera ha i livelli più bassi di parti cesarei anche della soglia prevista??lo sa che nell'ultimo anno ci sono state 5 morti, di cui nemmeno una ad Angera, ma solo negli ospedali che Lei elogia perché con 1000 parti???lei lo sa che ad Angera é stato assegnato il bollino rosa??Lei lo sa che ad Angera spingono a partorire con parto naturale dopo un cesareo, cosa che negli altri ospedali (secondo lei più sicuri) non accade???forse é il caso di informarsi, non crede sig.ra Lanzillotta?????mi sembra che abbiate voglia solo di dare fiato alla bocca senza un minimo di controllo.

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