lunedì 28 aprile 2014

Turnistica medici: obiezione non lecita.



Bene è accaduto quanto nella logica sta.
Il Direttore Sanitario dell'Ospedale  San Martino ha denunciato alla Magistratura  il Dr.Felis, obiettore, per interruzione di pubblico servizio.
Il Collega si era rifiutato, alcuni giorni fa, di eseguire una ecografia ad una paziente usufruitrice della 194.
Ora bisogna attendere quale risposta darà il magistrato.
Ancora una volta spetterà ai giudici di occuparsi, dare indicazioni lì dove la politica  è  incapace di assumere decisioni forti.
Lo svuotamento della 194 lo denunciamo da tempo.
L' Obiezione di coscienza, negli ospedali dello Stato, è alla resa dei conti, perchè l'estremismo, la non cura, il non rispetto delle donne induce  persino alla Obiezione di Struttura.
Diciamolo forte: sono  FUORILEGGE quegli Ospedali con reparti di ginecologia e ostetricia, prendono soldi dal SSN e non consentono l'applicazione della 194.
Il Niguarda per es. dovrà ricorrere a medici gettonisti, che nel "tempo libero" si guadagneranno  un gettone di 60 Euro l'ora ( tanto è quanto stabilisce il contratto dei medici) sul corpo delle donne.
Una vergogna nella vergogna.
Non è il solo Ospedale.
Il problema è ancor più complesso perchè, anche lì dove ci sono  medici non obiettori,  si evidenziano problematiche di gestione come a  Genova o a Roma. 
Il collega Dr. Felis è obiettore, quindi un Medico limitato nella sua funzione in un Ospedale pubblico,  pagato al 100% e integrato nella turnistica come tutti.
Lui, come tutti gli obiettori,  è inconciliabile con il lavoro richiesto. Questo finalmente viene macroscopicamente fuori da quanto sta accadendo in molti ospedali.
E' evidente che al sabato e alla domenica non può essere di turno perchè la sua obiezione rende inapplicabile una legge dello Stato.
I Reparti devono necesariamente avere una turnistica con medici non obiettori per garantire la 194 H24 : non solo durante la settimana lavorativa ma anche il fine settimana.
Questo vuol dire rivedere la geografia di tutte le Ginecologie e Ostetricie italiane.
Questo vuol dire rivedere l'articolo 9 della 194.

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2014/04/27/AQhfVsdC-denuncia_obiettore_rifiutato.shtml

sabato 12 aprile 2014

Discariche abusive di Amianto a Castellana e l'inerzia colposa della Amministraziione



Questo articolo pubblicai su Fax ottobre 2012.
A 2 ANNI DI DISTANZA nulla è cambiato.
L'incuria, l'ignoranza, la delinquenza  di irresponsabili, si intreccia con l'inerzia, la faciloneria, la superficialità della Amministrazione Comunale di Castellana Grotte.
Dobbiamo dirlo forte!
Avevamo chiesto il censimento dell'amianto attraverso foto aeree dei tetti e della campagna, documentazioni fotografiche delle strade, mappatura delle masserie con fienili, costruzioni degli anni 80-90 pieni di amianto.
Castellana, come il resto dell'Italia è avvelenata dall' amianto. Basta smuoverlo per provocare danni enormi per tutti i cittadini e gli animali.
Solo sapendo esattamente dov' è, con la verifica delle ristrutturazione e la rendicontazione dello smaltimento, si può risalire ai colpevoli di questa disgraziata abitudine, l'abbadono nelle strade di campagna.
Controlli rigorosi delle ristrutturazioni conditio sine qua non.
E' facilissimo scoprire, se si vuole, risalire da dove provengono quelle lastre di Amianto di notte scaricate.
A che serve l'ufficio tecnico?
A che serve presentare la DIA? Dove sono le verifiche?
E' forse quell'ufficio solo strumento di spartizione di logiche di potere?
Vergogna.
L' inettitudine è colpevolezza.
Per ogni mesotelioma a Castellana si configura un reato chiaro per chi deve tutelare la salute dei cittadiniOmicidio colposo!
A Castellana chi si ammalerà di Carcinomi come i  mesotelioni saprà a chi chiedere i danni materiali.
Non staremo zitti.
Non ci interessano esposti, non ci interessano populismi.
Che sia chiaro.VIGILEREMO e offriremo CONSULENZA LEGALE e SANITARIA
Bene ha fatto la nostra segretaria Marina Pinto a verificare e denunciare ancora una volta le promesse non mantenute.

http://www.vivicastellanagrotte.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3090%3Aamianto-di-nuovo-tu-non-dovevamo-vederci-piu&catid=7%3Anotizie&Itemid=154

Dr.ssa Mercedes Lanzilotta
Castellana 2.1

giovedì 10 aprile 2014

Forse è andata così! Suicida a 34 anni Morto di ludopatia


Ha soli 34 anni, un lavoro, una moglie, due figli.
E' entrato nel tunnel, è un ludopatico senza più freni.
A casa è un inferno.
La moglie ormai urla e basta.
I Bambini piangono quando li sentono urlare.
Lui non sa che fare. Gli sembra di impazzire.
Prende il grande, esce di casa, sale in macchina e gira, gira senza direzione.
Lo guarda, il bambino sta zitto. Si sente un buco dentro. Un vuoto che lo tira giù.
Lo porta a scuola.
Pensa e ripensa al senso di quelle giocate, pensa e ripensa che è solo una ossessione.
Pensa che è una merda la vita se non fai più la spesa o non compri nemmeno il pane.
Anche quei 3 Euro sono 3  giocate.
Non ce la fai più.
E' stupido, certo, ma come giustificare a se stessi che ormai è un' armonia perfetta tra lui e la macchina?
Un abbraccio mortale, un coinvolgimento totale.
Persino fare l'amore a casa è un optional..
Ha perso anche stasera, come succede quansi sempre, a tutto pensa fuorchè a lei, non  gliene importa niente,
Del resto nemmeno a Lei piace farlo più .
Lei non ha più stima.
Non è nemmeno lo stronzo che l'aveva fatta innamorare!
Lo trova un poveraccio,  un "poveroalui" e, quello che è peggio, si trova una poveraccia, " una poveraalei", perchè se lo tiene ancora in casa uno così.
Ormai gli urla e basta.
Gli urla tutta la sua rabbia.
Non si cura più, una volta ci teneva a essere  a posto, con un filo di fard.
Ora è concentrata sui bambini, loro sono importanti.
La vita va con il suo matrimonio. Una merda.
Lui facesse quello che vuole, certo che uno  più sfigato di così non poteva andare a prenderselo.
Le avesse fatto le corna capirebbe, ma innammorarsi della macchinetta No!Questo va oltre quello che una donna può accettare e comprendere!
E' andata al Sert, ma gli hanno detto che non c'è nessun programma per accogliere quel poveraccio che si è sposata,  non è previsto un programma di terapia.
Lo fanno in Piemonte ma qui ancora no.
E' andata da sua suocera. Non sa che pesci prendere nemmeno lei, ad un certo punto gli ha pure rimproverato di essere troppo dura con lui, che suo figlio sì, è stato sempre un ragazzo debole, ma con lei, con sua Madre un figlio modello.
Si è rivolta al suo Sindaco.
Gli ha risposto impastato, senza emozione, che sì la legge prevede irrigidimento delle norme e qualche possibilità di allontanare le macchinette dal centro, ma per ora  la giunta ha altri problemi e non si rischia la maggioranza per uno che sta attaccato, dalla mattina alla sera, nel retro del bar.
E' andata dal parroco.
Tanta umana comprensione per il figliol perduto, le ha parlato di rassegnazione, della sacralità del matrimonio, di pregare il Signore. Si domenica se viene alla messa gli parlerà.
E' tornata a casa.
Lo vede uscire con il figlio maggiore, "accompagno il ragazzo a scuola e vado a lavorare".
Che strano vedere quei carabinieri sotto casa nemmeno due ore dopo.


PS. http://www.today.it/citta/suicidio-gonzaga-mantova.html