Comune di Castellana Grotte
S.O.S Femminicidio
8/3/2013
Castellana,la nostra città, affronta questa giornata in maniera inconsueta raccogliendosi in questo bellissimo Salone dei Ricevimenti del nostro Comune, riflettendo sul Femminicidio e non nell’ovvietà commerciale di questi tempi, quale giornata di consumo e di spesa.
Altro è l’otto marzo!
l’8 marzo del 1908 scoppiò un incendio, alla Cotton, una fabbrica di camicie, a New York, morirono 115 donne,operaie, arse vive,intrappolate da un inferno di fabbrica dove erano costrette a vita di miseria, salari bassissimi, ricatti come la storia delle donne solo conosce.
L'anno dopo Rosa Luxenmburg, una grande socialista massimalista, in Germania indì qulla data come gionata di lotta per le donne.
San Pietrobrurgo 8.03.1917 le donne organizzarono una grande manifestazione per sancire la fine della guerra e petra miliare della Rivoluzione di Ottobre.
Giornata quindi non di festa ma di ricordo, di informazione e lotta per la parità.
Ma è in America che dobbiamo focalizzare il nostro sguardo, 80 anni dopo quell’incendio , in una enorme città lungo la linea di confine Messico/Usa nello stato del Chiahuaha,( esattamente così, come i cani): Ciudad Jaréz.
Un enorme contenitore di disperati (1.5 milioni di abitanti), una cttà nata come barriera e riempimento per chi tentava di entrare negli USA e non riusciva a oltrepassare la cortina doganale,ma anche di chi lì si fermava, trovando lavoro nelle immense fabbriche che gli americani possiedono, per sfruttare la manodopera a basso costo.
Ed è a Ciudad Jaréz
che donne, gran parte giovanissime, vengono assunte e, oltre allo sfruttamento estremo, subiscono e subivano
violenze d’ogni genere, spesso uccise dopo
essere state stuprate mentre si
recavano o tornano dal lavoro.
Una città barbara e assassina, dove dal 1993 ad oggi 4500 donne sono scomparse e della gran parte di loro non si sa più nulla.
Sui cadaveri ritrovati sempre tracce di violenza sessuale e quelle delle armi che le hanno ucciso. Sono donne dai 15 ai 30 anni. Giovanissime..
Usate per stupri di gruppo.
Orrori difficili da descrivere per pratiche di morte violenta e lenta .
Un film che ha raccontato l’orrore di Ciudad Javèrez divenuta famosa con il Film Bordertown con la Lopez e Bandera , ha avuto il grande merito a dare una informazione internazionale.
Enorme è stato il lavoro politico delle femministe messicane, in particolare di Marisela Ortis e l’avvocato Lagarde.
Sono entrate in Parlamento impegnando ogni risorsa e energia nella denuncia, a livelli sempre più alti sino all’ONU,raggiungendo importanti come costringere lo stato messicano a perseguire gli assassini.
Ma l’efferatezza della violenza di genere quella che ormai abbiamo imparato a chiamare FEMMINICIDIO (parola cacofonica difficile da imparare per quanto brutta) è un fenomeno globale, da Ciudad Jaréz , la città che ha aperto al mondo gli occhi sulla violenza di genere, agli USA, all’Europa.
Dagli inizi del 2000 una onda di informazione,denunce politiche e giudiziarie costringono tutti i paesi a confrontarsi,a guardarsi dentro e chiedersi quanto odio verso le donne in se è presente.
Femminicidio significa violenza, morte di una donna perché donna, cioè violenza di genere.
Le notizie che arrivano dall’India sono ancora più agghiaccianti,da lasciare impallidire anche Ciudad Javez…
Lo stupro di gruppo sul bus sino alla morte della donna da paret di 5 uomini tra l’indifferenza dei passeggeri…nel 2012!
L’India il Paese del “mistero delle donne mancanti”, falcidiate dall’aborto selettivo, dall’infanticidio e la discriminazione socio-economica,
Un Paese dove una donna viene violentata ogni 28 minuti, la violenza sessuale è una pratica silenziosa e NORMALE.
L’Italia oggi si interroga, l' Italia del 2012 : 112 donne uccise, quasi ogni 72 ore la ripetizione di un rito macrabo, la morte di una donna per mano del marito, amante, padre, fratello, insomma da un maschio che ne rivendicava il diritto di vita o di morte.
E’ una strage che non si ferma, che non conosce crisi, spargendo dolore e lutti da troppi e lunghi anni.
Solo nel 2008 se ne comincia a parlare e le donne iniziano ad organizzarsi:
Da Niscemi ,la città di Lorena uccisa da tre amici dopo averla barbaramente stuprata, a Brescia la città Hina, la ragazza pachistana uccisa dal padre,fratello e cognato nel più “puro” stile del Femminicidio.
L’UDI, i centri antiviolenza e moltissime organizzazioni femminili, organizzarono la staffetta della Anfora, che le donne riempirono del loro dolore, manifestazione importantissima di sensibilizzazione della guerra che si è scatenata in una società malata.
Una città barbara e assassina, dove dal 1993 ad oggi 4500 donne sono scomparse e della gran parte di loro non si sa più nulla.
Sui cadaveri ritrovati sempre tracce di violenza sessuale e quelle delle armi che le hanno ucciso. Sono donne dai 15 ai 30 anni. Giovanissime..
Usate per stupri di gruppo.
Orrori difficili da descrivere per pratiche di morte violenta e lenta .
Un film che ha raccontato l’orrore di Ciudad Javèrez divenuta famosa con il Film Bordertown con la Lopez e Bandera , ha avuto il grande merito a dare una informazione internazionale.
Enorme è stato il lavoro politico delle femministe messicane, in particolare di Marisela Ortis e l’avvocato Lagarde.
Sono entrate in Parlamento impegnando ogni risorsa e energia nella denuncia, a livelli sempre più alti sino all’ONU,raggiungendo importanti come costringere lo stato messicano a perseguire gli assassini.
Ma l’efferatezza della violenza di genere quella che ormai abbiamo imparato a chiamare FEMMINICIDIO (parola cacofonica difficile da imparare per quanto brutta) è un fenomeno globale, da Ciudad Jaréz , la città che ha aperto al mondo gli occhi sulla violenza di genere, agli USA, all’Europa.
Dagli inizi del 2000 una onda di informazione,denunce politiche e giudiziarie costringono tutti i paesi a confrontarsi,a guardarsi dentro e chiedersi quanto odio verso le donne in se è presente.
Femminicidio significa violenza, morte di una donna perché donna, cioè violenza di genere.
Le notizie che arrivano dall’India sono ancora più agghiaccianti,da lasciare impallidire anche Ciudad Javez…
Lo stupro di gruppo sul bus sino alla morte della donna da paret di 5 uomini tra l’indifferenza dei passeggeri…nel 2012!
L’India il Paese del “mistero delle donne mancanti”, falcidiate dall’aborto selettivo, dall’infanticidio e la discriminazione socio-economica,
Un Paese dove una donna viene violentata ogni 28 minuti, la violenza sessuale è una pratica silenziosa e NORMALE.
L’Italia oggi si interroga, l' Italia del 2012 : 112 donne uccise, quasi ogni 72 ore la ripetizione di un rito macrabo, la morte di una donna per mano del marito, amante, padre, fratello, insomma da un maschio che ne rivendicava il diritto di vita o di morte.
E’ una strage che non si ferma, che non conosce crisi, spargendo dolore e lutti da troppi e lunghi anni.
Solo nel 2008 se ne comincia a parlare e le donne iniziano ad organizzarsi:
Da Niscemi ,la città di Lorena uccisa da tre amici dopo averla barbaramente stuprata, a Brescia la città Hina, la ragazza pachistana uccisa dal padre,fratello e cognato nel più “puro” stile del Femminicidio.
L’UDI, i centri antiviolenza e moltissime organizzazioni femminili, organizzarono la staffetta della Anfora, che le donne riempirono del loro dolore, manifestazione importantissima di sensibilizzazione della guerra che si è scatenata in una società malata.
E’ un fatto culturale in primis, perché noi
viviamo in un paese che solo nel 1981
abrogò il Codice Rocco che prevedeva solo sino a 7 anni di galera a chi uccideva una donna per
rivendicare l’onore di famiglia offeso.
Delitto
d’onore contro la morale. Delitto non contro la persona.
Una donna italiana non era nemmeno elevata a dignità di essere vivente.
L’Italia è quel paese in cui da soli 50 anni le donne votano!
Persino l’adulterio era elemento di disparità con gli uomini italiani, attraverso la legge ignobile fascista che si erano confezionati a loro piacimento, della donna veniva ignobilmente colpito.
Una adultera finiva in galera se il marito la denunciava, mentre i maschi potevano andare dove andavano.
Nella nostra città ancora si raccontano gli epici bordelli dei dintorni e delle prodezze dei famosi puttanieri locali, tutti rigorosamente sposati.
L’Italia è quel paese in cui da soli 50 anni le donne votano!
Persino l’adulterio era elemento di disparità con gli uomini italiani, attraverso la legge ignobile fascista che si erano confezionati a loro piacimento, della donna veniva ignobilmente colpito.
Una adultera finiva in galera se il marito la denunciava, mentre i maschi potevano andare dove andavano.
Nella nostra città ancora si raccontano gli epici bordelli dei dintorni e delle prodezze dei famosi puttanieri locali, tutti rigorosamente sposati.
Paese dove solo nel 1996 lo Stupro passò a delitto
contro la persone e non contro la morale.
Lo Stalking è reato solo dal 2009!
Una legge che ad oggi presenta delle lacune enormi visto che il 60% delle donne assassinate avevano denunciato il loro persecutore, ma non è bastato a salvarle dalla morte!
Lo Stalking è reato solo dal 2009!
Una legge che ad oggi presenta delle lacune enormi visto che il 60% delle donne assassinate avevano denunciato il loro persecutore, ma non è bastato a salvarle dalla morte!
L’Italia è una Nazione dove i Valori del Femminismo sono
stati distrutti da questi ultimi 20 anni di immiserimento di ogni valore di
rispetto verso le donne.
( inutile ricordare quante volte ci ha offeso il satiro sig.B, un cavaliere senza cavallo, con le sue continue battute sessiste,in cui non c’è traccia di rispetto verso le donne ).
Eppure nonostante questo l’Informazione e quindi l’opinione pubblica per ogni Femminicidio ritorna a parlare
- di “Raptus di Follia,
( inutile ricordare quante volte ci ha offeso il satiro sig.B, un cavaliere senza cavallo, con le sue continue battute sessiste,in cui non c’è traccia di rispetto verso le donne ).
Eppure nonostante questo l’Informazione e quindi l’opinione pubblica per ogni Femminicidio ritorna a parlare
- di “Raptus di Follia,
-
“non
sopportava di essere lasciato”
-
oppure
titolano con le motivazione dell’omicida:
l’ho uccisa perché l’amavo e mi aveva lasciato”,
-
”non
sopportavo di vederla con un altro”,
-
la “amavo più
della mia vita”.
Ma non
per parafrasare la Littizzettto: ma che amore è quello che arma una mano
omicida?
Ad
uccidere sono uomini che
odiano le donne.Non si agisce per raptus o peggio per amore,il movente è di un criminale e abbiamo a che
fare con degli assassini.
Quello
che però dobbiamo capire che non è solo l’assassinio ciò che caratterizza il
femminicidio,ma tutte le violenze
dirette alle donne:
-
la violenza domestica, quella che tante volte registriamo in PS ma a
cui non sempre segue la denuncia da parte della donna, a cui si aggiunge una responsabilità diretta, quasi omertosa del
Personale Sanitario.( dal racconto di un collega del Bassini di MIlano: era una di quelle che venivano spesso in pronto soccorso,l'avevamo dapprima scambiata per isterica, eveva sintomi strani e mai collegabili o con un substrato clinico, poi in successivi accessi la dimettemmo con
lesioni per caduta per le scale, infine la vedemmo sorrdente in una fotografia sul giornale, ammazzata dal marito.
Bisogna aggiungere che l’assenza di informazione, di centri antiviolenza (in questi ultimi anni tutti i centri hanno visto vedere ridursi i finanziamenti pubblici,città governate da amministrazioni di destra e e di sinistra, vedi Firenze,
Bisogna aggiungere che l’assenza di informazione, di centri antiviolenza (in questi ultimi anni tutti i centri hanno visto vedere ridursi i finanziamenti pubblici,città governate da amministrazioni di destra e e di sinistra, vedi Firenze,
-
- Violenza domestica concretizzata negli abusi
sessuali all’interno della famiglia e fuori,
- - Violenza
perché la gonna della figlia è troppo corta,
-
- Violenza
sino alla morte per costringere la
figlia a sposare l’uomo che le hanno
destinato.
Dobbiamo chiarirlo
bene Femminicidio è VIOLENZA CONTRO LE DONNE PERCHE’ Donne,
Femminicidio è violenza contro il genere femminile,
Femminicidio è Negazione delle donne di
appartenere a se stesse.
Femminicidio è Possesso, come si ha l’IFONE, la
macchina, la schiuma da barba.
Femminicidio è l’urlo della prevaricazione di chi
non accetta che la donna possa decidere del proprio corpo e della propria vita,
del suo destino e del suo futuro.
Femminicidio è asserire chi decide a questo mondo con la violenza .
Femminicidio rivela una patologia assassina nel mondo degli uomini, che naturalmente non sono tutti assassini, ci mancherebbe,ma è all’interno del mondo del maschio annidiata una malattia che deve essere combattuta su diversi piani e gli uomini si devono chiedere perché per poter guarire.
(DEDICATO A una bambina di 8 anni che anestetizzai forse nel 1988…
Dedicato a Liviana di Bosco Mesola, una compagna dell’UDI ammazzata a 21 anni in Calabria dal cuoco dell’albergo dove era andata a fare la cameriera,uccisa in una notte perché non voleva avere rapporti sessuali con lui, avevamo entrambe all'epoca 23 anni, io studentessa privilegiata lei amica mia nelle serate ferraresi di maggio.)